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Come diventare Freelance: la guida pratica

Come diventare Freelance: la guida pratica

Cosa significa freelance

 
Tutti conosciamo almeno un/a“impiegato/a presso me stesso/a”. Si tratta del freelancer, un lavoratore indipendente che offre le sue prestazioni ad aziende, organizzazioni o privati.
 
Diventare freelance è un obiettivo ambito e sempre più possibile grazie alla digital distruption che il periodo di pandemia ha comportato: Quasi tutti i freelance(96%) affermano che il mercato del lavoro freelance è cambiato negli ultimi 3 anni. Tra coloro che hanno visto un cambiamento: il77%afferma che la tecnologia ha reso più faciletrovare lavoro e il 71% sostiene che lapercezione del freelance come carriera sta diventando più positiva.(fonte: blog di statistiche Gitnux). 
 

Quali obblighi comporta essere freelance?

 
Partiamo dagli obblighi non presenti: nessun obbligo di orari e sedi lavorative, in cambio di maggiore flessibilità e più tempo libero. Spieghiamo quindi come diventare freelance.
 
Essere freelance – e in particolare diventare freelance online – significa vivere il cosiddetto freelance lifestyle. Seduti dal divano, niente più tempi impiegati per arrivare a lavoro e rientrare a casa, possibilità di mettere su una lavatrice o accarezzare il gatto mentre lavori, niente più panini del bar in pausa pranzo…Ma è davvero tutto rose e fiori? 
 

Come si diventa freelance? 

 
Ci sono aspetti positivi del lavoro freelance ma anche tante rogne da conoscere per non farsi trovare impreparati e anche per valutare seriamente la scelta.
 
La definizione di Wikipedia di lavoratore autonomo: 
 
Un lavoratore indipendente, ovvero che esercita la sua attività lavorativa in proprio, non subordinato ad alcuno, svincolato quindi da un datore di lavoro. I suoi contraenti sono clienti o committenti. A seconda della professione e della legislazione applicabile, può essere un imprenditore individuale oppure un libero professionista, come pure un artista.
 
 
Lavorare da freelance significa quindi principalmente vivere una vita in cui si è liberi di decidere in autonomia dove, quando, come, e con chi lavorare.
Questo comporta la possibilità di viaggiare in qualsiasi periodo dell’anno e lavorare da qualsiasi luogo del mondo, decidere di trasferirsi senza dover rinunciare al lavoro, limitare fortemente le scelte di vita in cui il lavoro le condiziona particolarmente, decidere liberamente quando andare in ferie e quando lavorare, con una flessibilità irreplicabile nei contesti lavorativi.
Tuttavia lavorare come libero professionista pone di fronte anche all’altro lato della medaglia, ossia quello di:
 
  • Trovare da soli i propri clienti
  • Lavorare la maggior parte delle volte in solitudine e rischiare di non uscire di casa per giorni, trascurarsi, avere una vita particolarmente sedentaria
  • Occuparsi autonomamente  di tutti gli aspetti burocratici e fiscali
  • Dover imparare ad organizzare i propri tempi e i propri spazi, con tutte le difficoltà del caso quando questi sono condivisi con partner/animali domestici/figli.
 
Dettaglio da non sottovalutare quando si lavora a casa, la necessità di comunicare l’esigenza di non poter ricevere amici e parenti mentre si sta lavorando. 
In ogni caso essere freelance significa anche lavorare per progetti, non a ore. Questo in teoria significa che se si è abili ad organizzare in modo meticoloso il lavoro è possibile riuscire a ritagliarsi molto più tempo libero. Per riuscirci serve, però, molta disciplina e anche la capacità di ritagliarsi delle pause per riposare, perchè il rischio è lavorare troppo, non staccare mai da lavoro.
 
Lavorare nella stessa casa dove si dovrebbe riposare e trascorrere tempo personale con la propria famiglia o prendendosi cura di se stessi, comporta non avere un confine, che si delinea per i dipendenti con l’uscire dalla sede lavorativa, e ciò li porta a lavorare ininterrottamente per molte, molte ore al giorno, più di un qualsiasi dipendente.
 

I 7 step per diventare freelance 

 
Se stai pensando di diventare freelancer indichiamo qui degli step per una guida pratica al lavoro freelance: 
 
  1. Definire i tuoi obiettivi
Il primo passo è quello di definire in modo chiaro e misurabile gli obiettivi che vuoi raggiungere. Se non hai infatti ben chiaro i risultati che vuoi raggiungere, sarà difficile riuscire a trovare la giusta strada da intraprendere.
 
Definisci prima il tuo primo obiettivo a lungo termine, poi elabora una strategia step-by-step per raggiungerlo. 
 
  1. Sviluppare il tuo personal branding e creare una reputazione online
Fondamentale è farsi conoscere dai potenziali clienti ed elevarsi come esperti in un determinato settore. lo fai attraverso il personal branding, la costruzione della tua reputazione, e anche attraverso la tua capacità di trasmetterei tuoi valori e di promuoverti sul mercato.
Puoi farlo online, attraverso social, website, forum di settore, gruppi e canali online; oppure offline, partecipando ad esempio ad occasioni di networking, workshop, conferenze di settore, fiere, altre occasioni di incontri dal vivo.
 
Parlando di reputazione online, è importante avere delle skill di comunicazione o maturarle con studio, impegno e creatività. Qualora non fosse la tua cup of tea, puoi decidere di collaborare con uno scambio di servizi con un altro freelancer esperto del settore, che ti aiuterà a creare una buona immagine professionale online, oppure prevedere un budget da investire in marketing e comunicazione della tua attività freelance.  
Se te ne occuperai tu stesso/a, tieni presente che puoi tenere traccia dell’opinione di te espressa online tramite diversi tool che possono aiutarti a tenere traccia dei messaggi che ti riguardano.
Il tuo tool di questo tipo più utilizzato, è Google Alerts, uno strumento gratuito di Google che ti permette di inserire una o più parole chiave(ad esempio il tuo nome o il tuo brand) e che ti invia una notifica ogni volta che qualcuno sul web ti menziona.
 
In ogni caso, un freelancer ha la necessità di 
  1. Curare i social.
  2. Individuare la propria nicchia è un altro passo importante da fare se vuoi diventare un freelance. Hai la necessità di intercettare quella fetta di pubblico interessato ai tuoi prodotti o servizi per trovare clienti.
 
Una volta intercettato il tuo pubblico puoi farti riconoscere come professionista del tuo settore e mostrare le tue competenze. Questo puoi farlo pubblicando un portfolio online, iscrivendoti a piattaforme dedicate ai freelancer, collaborando con gruppi di lavoro del tuo settore, creando un tuo sito e lavorando per renderlo visibile, scrivendo contenuti per il tuo blog di settore e utilizzando i social media, in particolare LinkedIn e Facebook. 
 
 
Quando scegli la tua specifica nicchia ricorda che una nicchia profittevole ha 4 caratteristiche:
 
  • Ha un buon numero di persone interessate all’argomento
  • Tratta un argomento che tu conosci
  • Le persone della nicchia sono disposte a spendere dei soldi
  • Quello che tu proponi è vendibile in quella nicchia.
 
Una volta che hai catturato l’attenzione della tua nicchia, puoi trovare i tuoi clienti. Se hai lavorato bene, saranno i clienti a cercarti.
 
Ma se siamo alle prime esperienze, come possiamo fare in modo che i primi clienti si fidino di noi  se non abbiamo tanta esperienza? E come possiamo maturare esperienza se non abbiamo occasioni per maturarla?
 
Se risulta difficile trovare  i primi clienti, si può iniziare a collaborare con delle aziende, in modo che siano loro a passare i primi lavori. In questo modo sarà più semplice riuscire a crearsi un portfolio di progetti portati a termine.
 
  1. Stabilire i tuoi prezzi
Un passo difficile per chi comincia è stabilire un listino di prezzi.
Quando non siamo ancora abbastanza esperti del nostro campo, è chiaro che non sia il caso di chiedere cifre troppo alte. Una cifra bassa, in generale può aiutarci a trovare un numero più alto di clienti in modo da creare esperienza e materiale per un portfolio più rapidamente.
 
E’ anche vero che un prezzo basso dia anche la percezione di scarso valore, e causa anche un’affluenza di una variegata tipologia di clientela.
In generale la regola tra freelancer è avere come obiettivo meno clienti, ma a cifre un po’ più alte, per portare a termine lavori di qualità.
si fa un confronto con il prezzo medio di mercato, una media aritmetica dei prezzi degli stessi servizi di cui devi determinare il prezzo, tra freelancer dello stesso settore.
S possono studiare in questo senso i competitor, chiedere loro dei preventivi. 
Alla richiesta del prezzo bisogna tener conto anche le ore di lavoro che una determinata consegna richiede e gli eventuali costi aggiuntivi di tool e strumenti di lavoro, oltre ai corsi e studi richiesti per la specializzazione in quel compito.
 
 

Come organizzare i propri spazi e impegni quotidiani

Organizzare spazi e impegni quotidiani resta una delle maggior difficoltà del freelancer medio.
Mai sottovalutare:
  • Il luogo e lo spazio fisico, dove si lavora
  • Le tempistiche
 
è necessario riconoscere i propri limiti, comprendere in quali luoghi e quale condizioni(oltre che per quanto tempo) si è capaci di mantenere la concentrazione e la produttività.
 
  1. Organizzare lo spazio di lavoro
Anche se si finirà a lavorare in qualsiasi angolo della casa e fuori casa(mezzi pubblici, bar, aeroporti, divani altrui, letto, ecc..) è consigliabile comunque disporre di una scrivania e uno spazio da dedicare al lavoro, separato dai luoghi dove normalmente si passa il tempo libero o ci si rilassa.
per tracciare meglio un confine tra vita privata e lavoro è necessario avere cura di questi spazi divisi: per questa ragione molti affittano un ufficio o lavorano presso un co-working.
Importante anche che la scrivania e la sedia dove si trascorreranno molte ore siano della altezza e grandezza idonea per te, prevenendo mal di schiena, cervicali, cattive posture…
Da non trascurare nemmeno una sufficiente fonte di illuminazione e una buona connessione ad internet, a meno che il lavoro non avvenga interamente offline.
 
  1. Non procrastinare
Anche se nessuno ti controlla né sei costretto/a a lavorare ad orari prestabiliti, non rimandare ciò che potresti fare in giornata. Questo non significa lavorare più ore giornaliere del dovuto, ma lavorare con disciplina, con illustrato in un punto precedente. Portare a termine le task prestabilite, significa evitare di lavorare troppo in determinati periodi ma distribuire al meglio risorse come tempo ed ed energie, e restare concentrati quando necessario a portare a terminare il lavoro. 
Non avendo vincoli di orario è facile rimandare le cose da fare, rischiando laprocrastinazione cronica.
Trovare ritmo e disciplina è uno dei segreti del successo di un freelancer, per riuscirci  
esistono alcuni strumenti per gestire il lavoro e le tempistiche e monitorare o risultati.
 

Le professioni più adatte all’attività freelance

Ecco una lista dei lavori freelance più richiesti:
 
  • Sviluppatore web.
  • Community manager.
  • Sviluppatore di app.
  • Sviluppatore UX.
  • Responsabile di progetto.
  • Copywriter SEO.
  • Coaching.
  • Assistente virtuale.
 
La quale potrebbe essere validata, tra le numerose classifiche dedicate ai freelancer disponibili online, dalla classiche dei mestieri freelance meglio retribuiti:
 
  1. Affiliate Marketing Manager
  2. Growth Hacker
  3. Javascript Engineer
  4. Operativo import-export mare, terra e aereo
  5. Spedizioniere doganale con patentino
  6. Export Manager
  7. Responsabile vendite
  8. Ingegnere informatico
  9. Ingegnere Oil & Gas
  10. Mobile Application Developer.
 
Tieni presente che se il tuo obiettivo è una personale soddisfazione in ciò che fai quotidianamente, allora non c’è classifica che regga: segui le tue passioni.
 

I migliori strumenti per freelance

Esistono numerosi strumenti che possono aiutarti a gestire la tua attività da freelance. 
 
Un valido strumento per organizzare le attività da freelance è Google Drive.
Con Google Drive si possono gestire dati e file e condividerli con il cliente. Si possono salvare documenti e gestire file e cartelle con i clienti e i colleghi e accedervi da qualsiasi dispositivo.
 
Poi ci sono agende virtuali come Todoist e, in alternativa, Trello, strumento disponibile sia free che pro.
 
 

Vita da freelance: idee chiare.

Ora che sai cosa implica il freelance lifestyle, dovresti avere le idee più chiare e puoi decidere con maggior cognizione di causa se questa è la vita che preferisci.
 
Se hai già scelto questo stile di vita o stai pensando di diventare freelancer, scrivici perchè e quali sono i tuoi obiettivi più alti. Abbiamo visto che le motivazioni possono essere svariate ma tanti freelancer scelgono questa modalità professionale per coniugarla con un impegno o un progetto ambizioso, oppure con un corso di studi. 
 
Ti piacerebbe iscriverti all’università. Il lavoro freelance sarebbe un’ottimo modo per mettere in pratica da subito i tuoi studi e sostenerti economicamente. 
Scopri i corsi online in Scienze della Comunicazione o uno dei master online in Digital Marketing di Università Barletta. 
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17/07/2023


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